I mercati finanziari si sono apprezzati fino ad alti livelli e hanno toccato le ultime resistenze possibili. Quindi, dopo le notizie della BCE, che hanno rispettato le previsioni, addirittura in positivo, i listini hanno intrapreso la strada del ribasso, nel rispetto delle resistenze tecniche.
Esse erano 21.000 ( anche 200 punti oltre il fisiologico 20.800) del Ftse Mib, 11.650 del Dax, 3.330 dello Stoxx. Gli storni, di natura tecnica, possono arrivare a un altro – 3% circa, poi i listini ripartiranno. Più veloce sarà lo storno più veloce sarà la ripresa.
Unico titolo dotato di grande forza Snam, che anche oggi è salito.
Avevamo parlato delle sue doti fin dall’inizio dell’anno. Ha strappato anche Italgas, mentre praticamente tutte le banche hanno stornato. Draghi ha ben specificato che i fondi dell TLTRO dovranno essere impiegati per finanziare le imprese e non per acquistare bond sovrani, in modo da instaurare un circolo virtuoso tra le imprese. Ha anche detto che uno dei motivi del rallentamento del PIL europeo è stato determinato dall’ Italia, gravata in più, da un alto debito pubblico che ha toccato proprio ieri un nuovo record..
Azimut ha tenuto bene e Fiat ha perso il 2%, così come Intesa, BPER, mentre BPM ha toccato il 3,93% di perdita. Uno storno era inevitabile vista la crescita dei listini di questo ultimo periodo. Il Ftse Mib era arrivato al +14% da inizio anno, nonostante i primi segnali di recessione e i pessimi dati macro.
Ora ci saranno due o tre giorni di discesa e se i supporti verranno rispettati, la ripartenza sarà rapida ed efficace. I livelli sono di 20.250 per il Ftse, 11.000/10.850 per il Dax, 3.100/3.070 per lo Stoxx. Pazienza quindi.